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Via Benaco - Tremosine (BS)
In moto sulla Strada della Forra, l’ottava meraviglia del mondo
Incastonata nel cuore della montagna, sulla sponda lombarda del Lago di Garda, la Strada della Forra è stata definita da Winston Churchill “l’ottava meraviglia del mondo”. E non a torto!
Si tratta di un percorso suggestivo di circa sei chilometri, ideale per le moto, che si snoda lungo la spaccatura scavata dal torrente Brasa da Pieve verso il Lago, scendendo verso Porto di Tremosine dove incontra la statale Gardesana. Scorci mozzafiato, ripide curve, e passaggi nelle viscere della montagna in un gioco ipnotico di luce e buio, rendono questo itinerario non soltanto una strada panoramica, ma una vera e propria esperienza di viaggio.
Una strada così spericolata da essere stata scelta come set di numerosi film di azione. E quale migliore interprete di James Bond, per celebrare l’adrenalina di queste curve? Alcuni inseguimenti di “007 – Quantum of Solace” sono stati ripresi proprio su questa lingua tra la roccia, in una corsa temeraria tra le località di Gargnano, Campione, Tremosine, Limone del Garda, Riva del Garda, Torbole e Malcesine. Ma non solo film: le gole della Forra sono anche la location di “Ride3”, tra i più famosi videogame di corse motociclistiche.
Per imboccare la Strada della Forra si parte dalla Gardesana Occidentale (SS 45 bis) superando Limone sul Garda (da nord) o prima di entrare nel paese (se si viene da sud). Le curve si dipanano una dopo l’altra dai 65 metri delle sponde lacustri ai 423 metri di Pieve di Tremosine, uno dei borghi più belli d’Italia, e volendo ancora più su, a Vesio, in un intreccio di passaggi sotto la roccia, con tunnel ricoperti da piante rampicanti, ponti e strapiombi che tolgono il fiato.
E se oggi la Strada della Forra è un’attrazione per turisti da tutto il mondo, la sua iniziale natura è da ricercare nella volontà di un paese, Tremosine sul Garda, di dotarsi di una strada più pratica per i collegamenti di beni e persone. Prima del 1889, anno del primo progetto, il paese era raggiungibile esclusivamente a piedi tramite piccole strade, come il Sentiero Porto Pieve. Inaugurata nel 1913, la Forra segnò un nuovo inizio: un capolavoro ingegneristico che, incuneato nella roccia, consentiva finalmente spostamenti più agevoli e la fine dell’isolamento geografico durata centinaia di anni.
Moderno paradiso per i motociclisti, il percorso è percorribile anche dalle bici e dalle auto, ma è consigliata una guida prudente a causa dei tornanti e delle gallerie molto strette. Non a caso a vegliare sugli automobilisti è presente una speciale Madonnina a bordo strada!
Infine, parallelo a quasi tutto il percorso, si snoda un sentiero pedonale che segue le tracce della vecchia strada, un percorso di media difficoltà di tre ore e mezzo, con un dislivello di circa 400 metri.